Gisella Orrù aveva solo 16 anni quando venne brutalmente assassinata. Completamente nuda, con una catenina con la Madonna al collo, un orologio al polso, una ferita vicino al cuore inferta con un cacciavite a stella, un ferro da calza o uno spillone, e numerose ferite alla nuca: così fu trovata, il 7 luglio 1989, in fondo ad un pozzo profondo 11 metri della rete di irrigazione, nelle campagne di San Giovanni Suergiu, vicino a Carbonia, città di cui la ragazzina era originaria. Il caso destò scalpore in tutta la Sardegna ed ebbe un grande risalto anche in ambito nazionale. Una storia di innocenza adolescenziale e di una violenza adulta priva di scrupoli, che ancora oggi rimane un mistero non completamente risolto.