Don Matteo, il capitano Flavio Anceschi e il sindaco Laura Respighi fanno parte della giuria di una gara tra pasticceri che si svolge in un hotel di Gubbio. Il presidente della giuria è l'industriale Bonanno, organizzatore della gara. La madrina della manifestazione dovrebbe essere Valentina Sasso, ex-fidanzata di Bonanno, ma, all'ultimo momento, l'uomo decide di sostituirla con la sua nuova fiamma, una giovane ragazza spagnola di nome Pilar. Un uomo inizia a gridare che la gara è truccata e che la giuria è stata corrotta per fare vincere Ignazio Cremona, uno dei pasticcieri più bravi d'Italia. Il maresciallo Cecchini fa subito allontanare questa persona dalla sala dove si svolge la gara. Ignazio Cremona, intanto, sta ultimando la torta che dovrà essere assaggiata dai giurati: il suo assistente è molto rispettoso e premuroso, ma lui lo tratta con freddezza. Cremona decide di non assaggiare il dolce come è solito fare; la sua torta è la prima in gara, e tocca al presidente della giuria provarla per primo. Bonanno prende la torta, la mangia ma si sente subito male e cade a terra. Cremona assaggia quel dolce e poi ha un malore anche lui. I Carabinieri sospendono subito la gara e chiamano il 118: per Bonanno non c'è niente da fare, è morto; Cremona invece entra in coma. Il reparto delle investigazioni scientifiche esamina la torta che ha causato la morte di un uomo e il coma di un altro: il dolce è stato avvelenato con un farmaco a base di stricnina. Si scopre che Valentina Sasso aveva spedito una lettera minatoria a Bonanno. Natalina ha ricevuto in regalo un'auto d'epoca, ma non guida da quindici anni e quindi chiede aiuto a Laura.