Frédérique, figlia del procuratore generale della città, la psicologa Christine, Bernadette, che ha il padre Gaetano in prigione, e l'indossatrice Martine vivono insieme a Nizza. Un giorno, dopo aver assistito ad una rapina in una banca, scoprono, con un cannocchiale, gli italiani don Mimì e Albert che, in un appartamento della casa di fronte, ripongono nella cassaforte una cassetta colma di denaro. Le ragazze, convinte d'aver scoperto i rapinatori e desiderose d'avventura, si improvvisano banditesse e penetrano nell'abitazione di don Mimì impossessandosi non soltanto del denaro, ma anche di un Picasso rubato da don Mimì al padre di Frédérique.